La nostra storia
Le origini
Senegol nasce da un gesto concreto, da un autobus pieno di sogni.
Nell’estate del 2006, un gruppo di volontari milanesi, uniti da Casa della Carità e Casa Magica Onlus, parte verso il Senegal.
Insieme a loro c’è Doudou Khouma, un mediatore culturale originario di Dakar che da anni vive a Milano. L’idea è semplice e coraggiosa: portare fino a Saint-Louis un vecchio autobus, restaurato con cura, e donarlo a una scuola che ne ha bisogno. Quel bus, ancora oggi, continua a fare avanti e indietro tra villaggi, pieno di bambini.
Quel primo viaggio cambia molte vite.
I ritorni e la nascita di un sogno
Ogni estate, per anni, lo stesso gruppo torna in Senegal, organizza tornei di calcio, giornate di animazione, momenti di festa. I volontari si affiancano alle associazioni locali che lavorano con i bambini talibé – piccoli studenti delle scuole coraniche spesso costretti a mendicare per strada – e scoprono una realtà dura ma piena di forza, resilienza e voglia di futuro.
Tra il 2007 e il 2010, l’esperienza diventa sempre più organizzata: si creano legami con le associazioni Maison de la Gare, Taliberté, La Liane e Claire Enfance; si costruiscono fiducia e collaborazione.
Nasce allora un sogno condiviso: creare un luogo fisico, stabile e sicuro, dove i bambini possano giocare e crescere senza paura, e dove le associazioni possano incontrarsi e lavorare insieme.
L’associazione e il terreno
Nel 2011, con atto notarile, nasce ufficialmente l’Associazione di volontariato Senegol.
Il nome fonde due parole, Senegal e gol, “rete” in wolof e in italiano: una rete fatta di persone, non di porte da calcio.
Il Comune di Gandon, un piccolo centro rurale alle porte di Saint-Louis, decide di credere nel progetto e concede un terreno in comodato d’uso gratuito per 99 anni.
Da quel momento, l’idea diventa realtà.
Nel 2012 si costruisce il muro perimetrale, nel 2013 nasce il Comitato locale Senegol, che riunisce le associazioni del territorio e definisce insieme il modello di gestione: aperto, autogestito, sostenibile.
Nel 2014, con la Maratona di Milano, parte una grande raccolta fondi: più di 1.300 donatori contribuiscono alla costruzione del primo modulo del centro sportivo.
Nel 2016, finalmente, il Centro Sportivo e Sociale di Gandon apre le sue porte: due aule, spogliatoi, infermeria, magazzino, servizi igienici e un campo da calcio.
Negli anni successivi Senegol continua a crescere, ma anche a interrogarsi.
Come ogni progetto nato dal basso, conosce momenti di entusiasmo e altri di difficoltà: il distacco geografico, i problemi di manutenzione, la complessità di tenere insieme culture, tempi e risorse così diversi.
Eppure, ogni viaggio in Senegal è una ripartenza. Ogni missione porta nuove persone, nuove energie, nuove idee.
Il progetto prende forma
Nel 2019 e poi ancora nel 2023, i volontari tornano a Gandon per verificare lo stato del centro e per ricostruire relazioni con la comunità locale.
Durante l’ultima missione, nel gennaio-febbraio 2025, il gruppo – composto da volontari italiani e senegalesi – prende decisioni decisive: viene assunto Daouda Diop come animatore del centro e Ibrahima Sarr come nuovo guardiano; si ripristina l’allaccio idrico e l’elettricità, si effettuano lavori di manutenzione, e viene riattivato il dialogo con le associazioni di Saint-Louis.
Si avvia un servizio di trasporto gratuito che permette a decine di bambini delle associazioni di Saint-Louis di raggiungere Gandon due volte a settimana.
Da allora il centro è tornato a vivere.
Le immagini dei pomeriggi trascorsi tra partite, risate e musica arrivano ogni giorno sul telefono dei volontari in Italia: il segno che il cuore di Senegol batte ora più forte in Senegal.
“Senegol ha mantenuto i propri impegni”,
Dice sempre Nalla, il nostro referente locale.
E forse è questa la parte più bella della nostra storia: scoprire che, a quasi vent’anni di distanza, quel bus partito da Milano non ha mai smesso di viaggiare.La storia di Senegol parte però prima della costituzione in associazione. Nel luglio del 2006, infatti, un gruppo di volontari e amici formato da circa venti ragazzi/persone di due Onlus milanesi, la fondazione Casa della carità e l’associazione Casa Magica, ha affrontato la “Milano-Dakar”, un viaggio in pullman di 7.000 chilometri e 14 giorni. Scopo dell’iniziativa era portare materiale ed equipaggiamento sportivo in diverse città del Senegal e organizzare, con la collaborazione delle associazioni locali che si occupano di tutela dell’infanzia, tornei di calcio dove potessero giocare i bambini di strada.
